Nell’ambito delle attività operative del Dipartimento della Protezione
Civile un ruolo molto importante è ricoperto dal C.O.A.U., Centro
Operativo Aereo Unificato.
È stato istituito nel 1982 ed oggi, all’interno del Centro Funzionale
di stanza al Dipartimento stesso, ha il compito di organizzare e
coordinare le missioni aeree della Flotta dello Stato impegnata nel
concorso allo spegnimento degli incendi boschivi (sia sul territorio
nazionale che internazionale), nonché degli spostamenti del personale
della Protezione Civile che deve raggiungere, il più delle volte in breve
tempo, le destinazioni di servizio.
Si
tratta di un servizio operativo, costituito da un Ufficio di
Coordinamento, una Sala Operativa ed un Servizio di Veglia Meteorologica,
tutti attivi 24 ore su 24 per l’intero anno. Gli Ufficiali ed i
Sottufficiali che vi lavorano, provenienti dall’Aeronautica Militare ed
i funzionari del Corpo Forestale dello Stato, sono coordinati da un
Colonnello Pilota e, nel periodo estivo, a questi si aggiungono funzionari
dei Vigili del Fuoco con il compito di fare da raccordo tra il
Dipartimento e l’area dell’incendio in caso di coinvolgimento di
persone o beni.
Quest’anno,
per la Campagna
Antincendio Boschivo, il C.O.A.U. , ha coordinato 16 Canadair, 4
elicotteri Erickson S64,1 Aereo Berief 200 in attività
sperimentale e 12 elicotteri delle altre Forze impegnate nell’attività
di contrasto alle fiamme: dal Corpo Forestale dello Stato,
all’Aeronautica Militare, dall’Esercito Italiano, alla Marina Militare
ed i Vigili del Fuoco.
Del
gruppo operativo al C.O.A.U. sono parte essenziale i 5 Tenenti Colonnello
del Servizio Veglia Meteo che forniscono tutte le informazioni di
carattere meteorologico ed atmosferico necessarie alla pianificazione dei
voli, siano essi di carattere logistico o d’intervento antincendio, per
garantire la maggior sicurezza possibile nel corso delle missioni.Nel caso
dei voli antincendio, ad esempio, è fondamentale per i piloti conoscere
se nell’area di azione incontreranno venti, di che intensità saranno,
se andranno incontro a precipitazioni e così via. Molte volte, infatti,
la difficoltà delle operazioni, aumenta a causa dei fenomeni atmosferici
avversi, compromettendo lo svolgimento dell’attività e mettendo a
rischio l’incolumità dei piloti.
Anche nel caso di spostamenti del personale
la conoscenza delle condizioni atmosferiche è di fondamentale
importanza
per la sicurezza di piloti e passeggeri.
Per questa attività il C.O.A.U. si avvale di due velivoli P180 e di 4
elicotteri A109, in grado di trasportare rispettivamente fino a sei
passeggeri (più due membri di equipaggio) e fino a cinque passeggeri (più
due membri di equipaggio).In seguito ad un’alluvione, un terremoto,
un’eruzione vulcanica o di grandi eventi di massa, si rende necessario
il raggiungimento, nel minor tempo possibile, dei luoghi d’interesse e
non di rado, gli stessi mezzi vengono utilizzati per effettuare dei
sopralluoghi utili al Capo Dipartimento o ai responsabili e tecnici del
settore per la valutazione dei danni ed il monitoraggio della situazione
in atto.
Il periodo estivo è certamente il più
frenetico per il concorso aereo nello spegnimento degli incendi. In una
sola giornata possono giungere al C.O.A.U. anche più di trenta richieste
di intervento per tutti gli incendi che risultano di difficile spegnimento
da parte dei mezzi regionali e delle squadre di terra: a volte perché
particolarmente
estesi o insidiosi (magari divampati nelle vicinanze di centri abitati)
oppure perché sviluppatisi in aree di difficile raggiungimento.
Nell’attività antincendio la Sala Operativa è in costante contatto,
oltre che con le Sale Operative delle Società e degli Enti che gestiscono
i mezzi aerei, anche con le Centrali Operative Regionali, dette C.O.R. e
con le Sale Operative Unificate Permanenti (S.O.U.P.) di tutte le Regioni.
Sono
proprio queste ultime, infatti, che inviano la richiesta di concorso aereo
attraverso delle schede che riportano una serie di parametri quali la
località, il comune e la provincia in cui si sono sviluppate le fiamme,
il fronte di fuoco formato, l’eventuale presenza di strutture ed
infrastrutture nell’area che sta bruciando e le fonti di
approvvigionamento d’acqua più vicine alla zona.
Nel Novembre 2000, in seguito alla legge n. 353 “Legge quadro in materia
di incendi boschivi”, è stato ridefinito il ruolo delle regioni
all’interno della macchina organizzativa per la lotta agli incendi. La
regione deve approvare così, nel pieno rispetto delle autonomie locali,
un “piano per la programmazione delle attività di previsione,
prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi” sulla base di
linee guida e direttive deliberate dal Consiglio dei Ministri.
La
legge inoltre individua nella regione il soggetto preposto alla richiesta
di intervento della flotta aerea dello Stato al C.O.A.U.
Dal momento della richiesta di concorso allo spegnimento in pochi minuti i
piloti ed i velivoli stanziati, nelle diverse basi aeree dislocate sul
territorio nazionale, sono pronti a decollare e a raggiungere le località
che stanno bruciando.Ma il lavoro del C.O.A.U. non si esaurisce in ambito
nazionale. La Protezione Civile infatti ha stretto un accordo di reciproco
aiuto con la Francia: i nostri aerei intervengono in Corsica ed in Costa
Azzurra, mentre quelli francesi operano in Liguria, Sardegna, Piemonte,
Valle d'Aosta e Toscana.
Inoltre,
in casi di estrema difficoltà da parte dei Paesi membri dell’Unione
Europea, Canadair ed elicotteri italiani intervengono in supporto ai
mezzi locali già in azione sulle fiamme ma insufficienti per la vastità
dei roghi. Ne è un esempio il recente intervento al fianco del Portogallo
che, nel mese di agosto ha dovuto far fronte a centinaia di roghi che
hanno investito ben 16 dei 18 distretti del Paese.La vastità del
territorio da tutelare e la grande varietà di mezzi di cui il
Dipartimento si avvale, per la lotta agli incendi boschivi e per gli
spostamenti del personale, rendono fondamentale l’attività di
coordinamento e raccordo svolta dal Centro Operativo Aereo Unificato, per
un sempre più tempestivo ed efficace intervento delle azioni di
Protezione Civile.
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